L’importanza della certificazione energetica

Lo sviluppo di un architettura sostenibile rappresenta una delle concrete risposte per la riduzione dei gas serra e riduzione della loro impronta ecologica. Gli edifici hanno generalmente una vita utile stimata intorno a 100 anni per cui quello che viene costruito oggi sarà utilizzato dalle prossime generazioni. Costruire o intervenire sull’esistente senza pensare all’efficienza energetica, al risparmio idrico, alle emissioni di CO2, alla qualità dei materiali impiegati significa rinviare il problema della questione ambientale.
Il maggiore contributo ai consumi energetici e all’inquinamento viene dal riscaldamento (nei climi più freddi) e dal condizionamento (in quelli più caldi) o comunque da un mix dei due: indubbiamente entrambi costituiscono importanti cause dell’inefficienza nell’utilizzo energetico.
Come le etichette di consumo energetico degli elettrodomestici informano l’acquirente sul consumo di elettricità anche nel settore delle costruzioni c’è la possibilità di conoscere la qualità in termini energetici di un edificio attraverso un documento: il certificato energetico. Questo documento indica mediante una lettera l’efficienza energetica dell'immobile attraverso una scala che va dalla A, più virtuosa, alla G, più energivora.
A fronte dei continui aumenti di prezzo del petrolio e del gas, il certificato energetico appare uno strumento di estrema importanza nelle mani del consumatore finale che potrà già in fase preliminare di acquisto o affitto di un immobile conoscere le informazioni relative ai consumi e quelle che saranno le future spese di gestione.
Inoltre le tipologie edili ad alta efficienza energetica avranno uno sviluppo sempre maggiore sul mercato immobiliare futuro e di conseguenza anche una differente valutazione economica.

 

Lo studio offre un servizio di consulenza e affiancamento a progettisti, imprese e committenti nella scelta delle soluzioni più efficaci a raggiungere determinati standard energetici. In particolare possiamo assistervi per:

 

La certificazione Casaclima

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Nata nella provincia di Bolzano il marchio Casaclima rappresenta uno strumento che il committente adotta volontariamente (escluso nella provincia di Bolzano dove è obbligatorio) come garanzia di qualità abitativa associata a bassi consumi energetici. L’attestato viene rilasciato dall’Agenzia CasaClima che come ente di certificazione pubblico ed indipendente, non coinvolto nel processo edilizio controlla, valuta e certifica tutto l’iter eseguito, dalla fase progettuale all’esecuzione delle opere e dei controlli effettuati attraverso enti terzi durante tutte le fasi di cantiere.
Una Casaclima classe A consuma meno di 3 litri di gasolio per metro quadro per il riscaldamento annuale, una Casaclima classe B consuma al massimo 5 litri di gasolio all'anno. A sostegno della sostenibilità ambientale la certificazione Casaclima prevede un'ulteriore riconoscimento a tutti gli interventi di riqualificazione energetica che tengono conto degli aspetti del benessere dell'individuo e dell'ambiente attraverso materiali ecocompatibili, energie rinnovabili...
Per diffondere la cultura delle costruzioni a basso consumo energetico, l’Agenzia di Bolzano rilascia, oltre al certificato, anche la targhetta CasaClima attestante la calasse energetica da affiggere all’esterno vicino all'entrata dell'abitazione. Questa targhetta è diventata ormai sinonimo di comfort ed efficienza energetica e contribuisce ad aumentare il valore dell'immobile.

 

La certificazione Passivhaus

casa passiva, certificazione energetica, passivhaus La certificazione energetica secondo standard passivhaus nasce in Germania e in Svezia dalle esperienze in tema di risparmio energetico applicato agli edifici e viene messo a punto dal "Passivhaus Institute" (PHI) di Darmstadt, per la realizzazione di ‘edifici a energia quasi zero’. Al fine di garantire bassissimi costi energetici, elevati livelli di comfort abitativo e costi ragionevoli di realizzazione, la certificazione Passivhaus richiede elevati requisiti sia sulla progettazione che sulla esecuzione. Le dispersioni termiche sono così ridotte che gli edifici realizzati secondo lo standard passivhaus sono in grado di riscaldarsi senza l’ausilio dei tradizionali impianti di riscaldamento grazie agli apporti solari, i carichi interni gratuiti (persone, apparecchiature elettriche…), ad un sistema estremamente efficiente di ventilazione meccanica controllata dotato di recupero di calore e all’occorrenza da un sistema impiantistico di bassa potenza.
Una casa certificata passivhaus ha un fabbisogno energetico annuo per il riscaldamento inferiore a 15 kWh per metro quadro (ineriore a 1,5 litri di gasolio…).
Lo standard passivhaus può essere applicato anche per le ristrutturazioni e riqualificazioni energetiche di edifici esistenti secondo il protocollo EnerPHit.

Approfondisci

 

Come leggere un certificato energetico

Il certificato energetico rappresenta uno documento dove sono riportate in modo sintetico e comprensibile tutte le informazioni sulle prestazioni energetiche e sui consumi necessari all’utilizzo di un edificio. L'Attestato di Certificazione Energetica, recentemente sostituito con l’Attestato di Prestazioni Energetiche, viene redatto da un professionista qualificato per gli edifici di nuova costruzione, per quelli sottoposti a ristrutturazioni importanti e per tutti gli immobili in vendita o in affitto ed ha una validita' temporale massima di dieci anni a partire dalla data di rilascio e viene aggiornato ad ogni intervento di ristrutturazione che modifica la classe energetica.

 

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Descrizione immagini:

  1. l'Attestato di Certificazione Energetica, sostituito dal D.Lgs. 63/2013 con l’Attestato di Prestazione Energetica (APE), è un documento obbligatorio per legge per tutti gli edifici pubblici e privati di nuova costruzione, oggetto di ristrutturazioni, interventi di riqualificazione energetica, compravendite immobiliari, passaggi di proprietà e affitti di locazione.
  2. Sulla base della prestazione raggiunta viene assegnata una classe energetica simile a quella utilizzata per gli elettrodomestici, dalla A la più efficiente (suddivise poi A1, A2, A3, A4), alla G, la più energivora. L’immediatezza di lettura consente in  un primo istante di definire la qualità energetica dell’immobile. Attenzione: due edifici aventi la stessa classe energetica possono avere consumi anche considerevolmente differenti in virtù di parametri come le superfici disperdenti, il volume riscaldato, la zona climatica …
  3. rappresenta l'indice di prestazione energetica globale (EPgl) espresso, nel caso di edifici residenziali, in kWh/m2anno (nel caso di altri edifici si esprime in kWh/m3anno). Il valore indicato rappresenta il fabbisogno annuale di energia primaria non rinnovabile relativa a tutti i servizi erogati dai sistemi tecnici presenti (EPH , EPW , EPV , EPC, EPL, EPT).Per esempio EPH rappresenta l'indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale espresso in kWh/m2anno (edifici residenziali). Il valore indica il fabbisogno di energia primaria ovvero l’energia consumata nella stagione di riscaldamento (funzione della zona climatica) per mantenere un metro quadro di superficie utile dell’immobile alla temperatura di progetto (per l’edilizia residenziale si considera una temperatura di 20 °C) in regime di attivazione continuo. Tutto ciò è utile ricordarlo per sottolineare come questo e gli altri valori presenti nell’Attestato di Prestazione Energetica sono riferiti a condizioni convenzionali e quindi non rappresentano i consumi energetici reali (per conoscerli occorre eseguire una simulazione dinamica).
    L’indice EPH è un valore che tiene conto dell’energia dispersa attraverso l’involucro e dalla ventilazione, il rendimento dell’impianto, degli apporti gratuiti solari e interni. L’indice EPW, energia primaria per la produzione di acqua calda sanitaria, indica invece la quantità di energia necessaria in un anno per produrre l’acqua calda sanitaria (convenzionalmente si considera una temperatura di erogazione di 40 °C) sempre riferita al metro quadrato di superficie utile. Tale valore è influenzato dalle tipologia di generatore di calore utilizzato per scaldare l’acqua sanitaria.
  4. la tabella indica una valutazione di tipo qualitativa delle caratteristiche dell’involucro edilizio in relazione al fabbisogno di energia necessario per il soddisfacimento del comfort interno, indipendente dalla tipologia e dal rendimento degli impianti presenti. Tale indice da un’indicazione di come l’edificio, d’estate e d’inverno, isola termicamente gli ambienti interni rispetto all’ambiente esterno. La scala di valutazione qualitativa utilizzata esprime 3 livelli di giudizio: qualità alta, qualità media, qualità bassa.
  5. la sezione riporta l’indice di prestazione energetica rinnovabile e non rinnovabile dell’immobile oggetto di attestazione. Tali indici informano sulla percentuale di energia rinnovabile utilizzata dall’immobile rispetto al totale. La sezione riporta infine una stima del quantitativo di energia consumata annualmente dall’immobile secondo unuso standard, suddivisi per tipologia di fonte energetica utilizzata.
  6. rappresenta una delle sezioni dell’attestato cui si dovrebbe prestare una certa attenzione poiché qui viene sintetizzata una prima diagnosi sullo stato di salute dell’edificio e vengono individuati gli interventi per migliorare il comportamento energetico globale in considerazione dei costi-benefici. Tale strumento molto spesso viene disatteso dai “certificatori” e redatto in con proposte troppo generiche, costi indicativi, priorità errate (ogni intervento deve seguire un preciso ordine di esecuzione in virtù del consumo/costi dell'intervento precedentemente specificato).

 

I decreti attuativi L.90/2013. Cosa cambia dal 1 ottobre 2015?

Il 1 ottobre 2015 entrano in vigore i Decreti attuativi della Legge 90/2013 che definiscono:

  • le prescrizioni e i requisiti minimi in termini di prestazioni energetiche per edifici di nuova costruzione o edifici esistenti sottoposti a ristrutturazione;
  • linee guida nazionali per l’Attestazione delle Prestazioni Energetiche (APE) degli edifici secondo un nuovo modello di attestato;
  • schemi e modalità di riferimento per la compilazione della relazione tecnica di progetto

La classificazione della prestazione energetica dell’immobile viene adesso espressa attraverso l’indice di prestazione energetica globale non rinnovabile EPgl,nren , che indica il fabbisogno di energia primaria non rinnovabile per la climatizzazione invernale ed estiva (EPH,nren ed EPC,nren), per la produzione di acqua calda sanitaria (EPW,nren), per la ventilazione (EPV,nren) e, nel caso del settore non residenziale, per l’illuminazione artificiale (EPL,nren) e il trasporto di persone o cose (EPT,nren).

EPgl = EPH + EPW + EPV + EPC + EPI + EPL + EPT [kWh/m2]

Nel nuovo modello di APE, il decreto prevede la descrizione attraverso opportuni indicatori della prestazione energetica dell’involucro dell’immobile in regime invernale ed estivo. Tale indicatore in sostanza indicherà la qualità in termini energetici dell’involucro del fabbricato.

 

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In sintesi il decreto impone di riportare nell'Attestato di Prestazione Energetica le seguenti informazioni:

  • la prestazione energetica globale dell'edificio sia in termini di energia primaria totale che di energia primaria non rinnovabile, attraverso i rispettivi indici;
  • la classe energetica determinata attraverso l'indice di prestazione energetica globale dell'edificio, espresso in energia primaria non rinnovabile;
  • la qualità energetica del fabbricato a contenere i consumi energetici per il riscaldamento e il raffrescamento;
  • i valori di riferimento, quali i requisiti minimi di efficienza energetica vigenti a norma di legge;
  • le emissioni di anidride carbonica;
  • l'energia esportata;
  • le raccomandazioni per il miglioramento dell'efficienza energetica dell'edificio con le proposte degli interventi più significativi ed economicamente convenienti, separando la previsione di interventi di ristrutturazione importanti da quelli di riqualificazione energetica;

L’APE riporta inoltre le informazioni correlate al miglioramento della prestazione energetica,